giovedì 16 gennaio 2014
Work In Progress 1
...si, si ok sono una schifezza, aggiorno pochissimo il blog...
Però posto parecchi disegni su FB, e dopo un po' una vocina nella testa mi ha detto: "Ti ricordi che hai un blog? ...e che ti eri ripromesso di pubblicarci su i tuoi disegni?"
Ed allora eccoci qua. Sono al lavoro su questo fumetto, che ho sceneggiato e disegnato ed ora sto mettendo in "bella copia". Qualcosa lo avete visto, ma qui vi posto una pagina intera.
Vi rimando (presto) ai nuovi post, nel frattempo divertitevi.
Questa, a sinistra, l'ho fatta senza bozzetto: volevo cambiare una vignetta e mi sono disegnato la mano in atteggiamento "vieni con me".
martedì 25 giugno 2013
I supereroi mi riescono meglio se deformi... Come mai?
Quando il corso di tecniche e linguaggio del fumetto, tenuto presso la scuola media F.Torraca di Matera, dimostrava già i suoi segni di stanchezza, manifestandosi in assenze copiose (eravamo a giugno...), c'avevo un sacco di tempo per...
Ed eccovi uno degli effetti del tempo pers... impiegato a cercar d'insegnar cose ai ragazzi, cioè disegni liberi e spensierati; ed anche un po' deformi tipo questo Wolverozzo .
Un dubbio mi è sorto dopo aver realizzato questo disegno: i supereroi mi riescono meglio se li deformo, come mai?
Da.B.
Ed eccovi uno degli effetti del tempo pers... impiegato a cercar d'insegnar cose ai ragazzi, cioè disegni liberi e spensierati; ed anche un po' deformi tipo questo Wolverozzo .
Un dubbio mi è sorto dopo aver realizzato questo disegno: i supereroi mi riescono meglio se li deformo, come mai?
Da.B.
lunedì 6 maggio 2013
Il primo amore...
Faccio outing dicendo a tutti che adoravo quel fumetto, almeno finché l'hanno portato avanti loro. Ero in lutto quando Leonardi lasciò la testata, e quando poi la chiusero litigai per sempre con la grande M, e le sue politiche commerciali. Stroncarono per sempre il desiderio di diventare, da grande, l'erede di Leonardi.
Oggi, che sono grande, sono un estimatore di Leonardi, delle sue anatomie e delle pose sempre originali di Spidey che riusciva a disegnare, oltre che sogno d'inventare un costume figo col teschio ragnato come il suo da sempre. Per ora lo omaggio con questi disegni fatti con la tavoletta grafica.
Da.B.

martedì 23 ottobre 2012
Riflessioni al chiar di luna
Esattamente
un anno fa stavo preparando il materiale per sostenere il colloquio che tengono
i finalisti del Lucca Comics and Games Project Contest; quest’anno invece sono
a disfare ancora le borse e le scatole con i libri ed i fumetti da sistemare a
casa.
Nel
frattempo la scelta dei miei fumetti da leggere si è fatta sempre meno
commerciale, nonostante l’allegra parentesi Bakuman, ho imparato a conoscere
Toppi, approfondire Milton Caniff, ed incontrate Alex Toth.
Lo
scorso anno lavoravo in pizzeria, consegnando le pizze tutte le sere, con la
pioggia e con il freddo, con l’ansia e l’inadeguatezza di un adulto che fa un
lavoro da ragazzino, e con la voglia di venirne fuori il prima possibile; quest’anno
lavoro presso una splendida gelateria, con serenità e gioia, e con una latente
voglia di conoscere i segreti di questa gustosa alchimia.
La
tavola postata la scorsa volta paradossalmente ed inconsapevolmente profetica,
racconta meglio la mia condizione: io che porto in braccio a fatica il mio
personaggio di punta, maledettamente desideroso di farsi notare. Zero è il
simbolo di quel desiderio di rivalsa, di quella rabbia esistenziale/adolescenziale
raggrumata in una forma.
L’altro
ieri MTV passava “Voglia di vincere” (“Teen Wolf”) Film degli anni 80’ con
Michael J Fox. Ed oggi googolando sul film ho ricordato il cartone e come
questo, assieme al film mi coinvolsero molto da ragazzino.
Notate la somiglianza con Zero?
Ora
che il lupo è addomesticato mi auguro che riesca ad avere il coraggio del
protagonista, affrontando la vita a viso aperto, senza il bisogno di
aggrapparsi ad un sogno, ringhiante.
martedì 9 ottobre 2012
Sospeso, come Batman nel vuoto...
...e se Bruce Wayne soffrisse di vertigini?
Nuovo post dal titolo originale perché tra
gli argomenti c’è sia Batman che la vertigine esistenziale, che almeno una
volta al mese mi coglie e mi atterra.
Per prima cosa... Wow solo una settimana
dall’ultimo post; che stia diventando regolare? Ops! Stiamo parlando del mio
diario virtuale o della mia diuresi reale? Vabè!
Vi piace questo disegno?
A me molto, e visto
in B/N lo si apprezza meglio che a colori.
Ho acquistato la 3° ristampa di Batman n°1
della Lion (terza ristampa? Ma che tirature fanno?) e devo ammettere che il
Batman di Greg Capullo è bello. Perciò devo dare ragione al giovane Teo Eustass
Paolicelli, che un giorno, mentre ritirava la sua dose mensile di comics dalla
casella abbonamenti di Officine, affermava che la qualità del fumetto era
ottima. A differenza di ciò che affermai in quell’occasione in effetti devo
constatare che avevo torto, o meglio avevo giudicato troppo presto. Allora mi
espressi solo sui disegni, ma anche la storia è allettante, anzi appetitosa,
dato che appena finisce c’hai subito voglia di un'altra storia, così come le
polpette di pane, dopo una subito un'altra e subito un'altra e subito
un'altra... La cosa più interessante è rivedere Capullo su una serie regolare.
Tra i vari disegnatori anni 2000, Capullo
prese le redini di Spawn e galoppò a spròn battuto regalandoci momenti della
vita della spora infernale davvero belli (già, all’epoca leggevo Spawn),
soppiantando anche le tavole fatte dal suo inventore Mc Farlane. Allora ci
impazzivo, ma poi imparando ad apprezzare i bei disegnatori di una volta ho
iniziato a superare l’ammirazione gratuita per certa gente, e cioè i
disegnatori americani degli anni 2000, come Capullo, Alex Garner, Joe
Madureira, e gente così. In pratica tutti i pupilli della nuova Image Comics.
Invece sono qui per dire che devo ricredermi
su Capullo. Perché rispetto agli altri è stato sempre preciso e regolare (si
ritorna a parlare di digestione?), e capace di mantenere un ottimo standard,
che dopo anni di assenza, credo per problemi di salute (così mi sembrò di
leggere) è più capace di prima. Perciò gli si perdonano volentieri degli scorci
azzardati o le anatomie a volte un po’ tozze; tipo questo tizio qui sotto
(disegno estratto da Batman 1 tavola 5).
Ed ora alle paranoie...
Dopo aver spedito non riesco a disegnare un
cacchio di nulla. C’ho degli arretrati, ma mi sento bloccato, come sospeso.
Probabilmente è colpa del mio inconscio bastardo, che sta lavorando alle mie
spalle perché aspetta l’esito del concorso e spera che dalla finale si vada in
volata alla vittoria. Illuso. Questo senso di vuoto, simile al momento in cui
la spinta dello slancio si è appena esaurita e la forza di gravità viene a
chiedere conto di ciò che hai fatto, è bastardo e latente. Stavolta non si
manifesta come un momento di panico folgorante ed istantanee, ma come un’inedia
sottile.
A dar man forte a questa cosa credo ci sia
stato anche il B-Geek. La coincidenza, pensavo, tra la fine dello sforzo fisico
per la consegna, e la partecipazione a quell’evento ed ai suoi
seminari/incontri è stata detonante. Soprattutto sabato, che ero stanco e
costretto a sorbirmi frotte di nerd, speranzoso che la Battaglia delle Strisce
avesse del seguito. E’stato davvero pesante. Dopo un mese ne risento ancora.
Già perché io sono così, vivo le cose e poi
le metabolizzo mesi dopo. C’è una scollatura tra il mio Io del presente, che si
trova nel presente degli eventi, ed il mio “Io costante” cioè quello che è
attivo 24H nella mia testa (come l’omino del cervello) e rompe.
Probabilmente se adesso sta già accadendo
qualcosa che mi porterà a superare questo malessere del momento, tra un mese me
ne accorgerò.
Nel frattempo vi offro un esempio un pò lisergico degli effetti collaterali della mia attuale crisi.
Approfitto per salutare Leo e Valeria i titolari della gelateria "I Vizi degli Angeli", luogo dove lavoro da circa un mese, e che dovete venire a scoprire, se siete tra i pochi che non lo conoscono, a Matera in Via Ridola/Piazza Pascoli.
I gelati sono ottimi, e se vado avanti così, tra un mese avrò preso 10 kili.
Un abbraccio
Da.B.
martedì 2 ottobre 2012
Spedito!
Ho
spedito la roba tempo fa, più precisamente sabato 22 settembre (ritardando la
partenza della carovana Officine, verso il B-Geek). Come sempre sono mister
“last minute”, che se non arrivo a l'ultimo momento...
Eppure
avevo iniziato con largo anticipo ad occuparmi di Zero, ma i contrattempi e le
deviazioni (Moebius insegna) sono molteplici. La risposta dell’organizzazione,
fin ora, è stata positiva: hanno ricevuto il materiale. Ora spero si evolva in
ottima: “lei è tra i finalisti”. Senza contare troppo sul “GRANDIOSA!”: “vincitore
del concorso”, perché non voglio riempirmi di aspettative inutili. Anzi non
sono sicuro di finire in finale perché le energie spese per scrivere una storia
decente, sono state sottratte ai disegni, perciò sarà già tanto se rivedendomi
non mi cestinano. Però lascio ancora un po’ d’aria alla speranza, prima di
strangolarla con le mie mani!
Parentesi
B-Geek.
La
manifestazione è stata simpatica; termine inteso quando non si vuole offendere
un cesso di ragazza! Nel senso che dal punto di vista fumettistico non ha
funzionato. Tranne i laboratori gestiti dal mitico Andrea Yu Dentuto, non si
sono create molte occasioni per parlare, fare e vivere il fumetto. C’erano i
giochi, c’erano i tornei, c’erano i cost-player (sempre più un universo a
parte) e c’erano le attività collaterali (il Soft Air?), ma tranne l’incontro
con O. Catacchio, S. Vilella, A. Fortunato e W. Trono, si è difficilmente
prestata attenzione al fumetto. Purtroppo è così, si legge sempre meno e si
gioca sempre più, ai video games; gli incontri a tema videogiochi erano spesso
gremiti, quelli sul fumetto solo pieni. Mi rendo anche conto che è difficile
trovare un altro modo per coinvolgere la nona arte, oltre agli incontri con gli
autori, le presentazioni e i seminari di disegno, ma credo che bisogna
inventarsi un modo nuovo per portare l’entusiasmo che il singolo prova nel
leggere le sue storie preferite, in un contesto più esteso.
Chissà chi ci riuscirà.
C’avrei
delle idee, ma sono così indaffarato :P
Da.B.
P.S. Fate finta che quest'immagine non esiste e che in anteprima non ho caricato un bozzetto dei disegni inviati, rischiando l'esclusione.
Tanto quest'anno non vinco di nuovo.
P.S. Fate finta che quest'immagine non esiste e che in anteprima non ho caricato un bozzetto dei disegni inviati, rischiando l'esclusione.
Tanto quest'anno non vinco di nuovo.
venerdì 20 luglio 2012
Riparto da Zero
Riparto
da Zero
Quando
tutto sembra prendere una piega inaugurata, sbuca il suo sorriso.
Circa
11 anni or sono, era estate se non ricordo male, stavo cercando un pretesto, o
meglio un personaggio/cavia con cui iniziare a sperimentare seriamente il
linguaggio del fumetto. L’aspetto non era questo; la luna non aveva ancora
affascinato il mio inconscio, ma una cosa era chiara: Zero, il suo nome. Per
ripartire da Zero.
Molto
tempo è trascorso e molti angoli di quaderni appunti (durante l’università,
perché undici anni fa iniziavo l’accademia a Firenze), fogli A4 (alla faccia
del mio spirito ecologista, credo d’aver buttato giù un boschetto; sorry),
scampoli di carta e storielle improvvisate, Zero è cresciuto con me e con la
mia conoscenza e consapevolezza dello medium, e delle mie capacità grafiche.
Dopo
averlo presentato ad un noto concorso lo scorso anno, forse (e la paura di
illudermi mi fa dire altre mille altre volte: forse), sono, anzi siamo giunti a
costruire una storia ben fatta e coerente.
Siamo,
poiché Zero, per quanto poco più di uno scarabocchio, è un personaggio vivo.
Con un carattere, un’espresività tutta sua; se non vuole collaborare quando
tento di disegnarlo non viene fuori così com’è. Non è certo un caso strano. Ivo
Milazzo, ha spesso confessato che per Ken Parker è partito ispirandosi al viso
di Robert Redford, ma poi è diventato sempre più un viso a se, e non una re interpretazione
di un viso già esistente. Chiunque voglia poi tentare di ridisegnare quel viso,
o è molto in confidenza col personaggio, oppure qualsiasi tentativo di
riprodurlo fallisce. Bhé, con Zero è così. Se non è d’accordo a comparire in
una vignetta, non c’è tecnica che regga, non viene fuori lui.
Per
questa ragione, quando ho finito di scrivere la trama, dove tutti gli elementi
pensati, abbozzati e progettati fin ora si sono fusi insieme, ho immaginato
questo suo sorriso.
Probabilmente
questo discorso rasenta la schizofrenia... Pazienza. Sono felice di andare d’accordo
con questa scheggia di me, allora (...difficilmente uno schizofrenico riesce ad
andare d’accordo con le schegge di sé, che “stacca” e proietta altrove...).
Incrociate
le dita per il prossimo Project Contest.
A
presto
Da.B.
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