Esattamente
un anno fa stavo preparando il materiale per sostenere il colloquio che tengono
i finalisti del Lucca Comics and Games Project Contest; quest’anno invece sono
a disfare ancora le borse e le scatole con i libri ed i fumetti da sistemare a
casa.
Nel
frattempo la scelta dei miei fumetti da leggere si è fatta sempre meno
commerciale, nonostante l’allegra parentesi Bakuman, ho imparato a conoscere
Toppi, approfondire Milton Caniff, ed incontrate Alex Toth.
Lo
scorso anno lavoravo in pizzeria, consegnando le pizze tutte le sere, con la
pioggia e con il freddo, con l’ansia e l’inadeguatezza di un adulto che fa un
lavoro da ragazzino, e con la voglia di venirne fuori il prima possibile; quest’anno
lavoro presso una splendida gelateria, con serenità e gioia, e con una latente
voglia di conoscere i segreti di questa gustosa alchimia.
La
tavola postata la scorsa volta paradossalmente ed inconsapevolmente profetica,
racconta meglio la mia condizione: io che porto in braccio a fatica il mio
personaggio di punta, maledettamente desideroso di farsi notare. Zero è il
simbolo di quel desiderio di rivalsa, di quella rabbia esistenziale/adolescenziale
raggrumata in una forma.
L’altro
ieri MTV passava “Voglia di vincere” (“Teen Wolf”) Film degli anni 80’ con
Michael J Fox. Ed oggi googolando sul film ho ricordato il cartone e come
questo, assieme al film mi coinvolsero molto da ragazzino.
Notate la somiglianza con Zero?
Ora
che il lupo è addomesticato mi auguro che riesca ad avere il coraggio del
protagonista, affrontando la vita a viso aperto, senza il bisogno di
aggrapparsi ad un sogno, ringhiante.
Io te lo dissi, un anno fa, che Zero e il protagonista di Teen Wolf si assomigliavano! :D
RispondiEliminaGià. Ma è stata una cosa non voluta, o meglio fatta in modo inconscio. Ho scoperto solo dopo il rapporto tra il film ed il mio personaggio.
EliminaSarà il "lupombo" (lupo mannaro italianizzato dal dialetto materano) che c'è in me, che ha raccolto quell'esempio?