sabato 5 settembre 2015

...collaborazioni che ci piacciono

Salve a tutti e bentornati, o benvenuti...

Fra le tante attività in cui mi sono lanciato c'è anche una bella collaborazione, ovvero quella con Tommaso Schiuma. Noto nella nostra città per le sue poliedriche capacità che spaziano dalla falegnameria al design, Tommaso, assieme a Mariangela Lacalamita, è autore di questi simpatici oggettini noti come WOOOD... http://schiumapostdesign.com/woood-2/ La loro bottega la trovate in piazza San Francesco (Matera) nell'angolo in cui essa si congiunge con Piazza Sedile... e dai che ci siete passati davanti 1000 volte!
I Woood, personaggini di legno lavorati a mano, puoi personalizzarli o puoi scegliere tra il campionario dei soggetti che i due s'inventano di volta in volta. La collaborazione sta dunque in questo, la realizzazione di una linea speciale affidata a me. Quello che vedete nelle foto è il primo pezzo di una linea che io vorrei intitolare "Nerd Wood".
Trattasi più che altro di un esperimento, dove c'ho incastrato anche la tecnica della cartapesta, alterando un po' l'ordine naturale di questi oggetti che in genere non prevedono accessori tridimensionali. Non è un mistero che mi piacciono i fumetti, ed un po' tutto l'immaginario "nerd" (film cult, serie televisive, personaggi letterari, videogiochi, cartoni animati, ed ovviamente fumetti), perciò quando mi è stato dato spazio di provare a fare un woood secondo la mia ispirazione ho pensato subito ad un soggetto vintage ed attuale allo stesso tempo, un carachter famoso, ma in una versione particolare...



"Pronto commissario Gordon?"
L'avete riconosciuto? Certo che è Batman, ma non uno qualsiasi, è quello interpretato da Adam West nella famosa serie televisiva degli anni 60.

Un nuovo paladino veglia sulla capitale della cultura...
Ed in futuro altri eroi e beniamini faranno capolino nel mondo dei Woood, che ne dite? Avete proposte?
Bene, dunque al lavoro ed a presto.
P.S. Il logo "Nerd Woood" è giusto un idea, trattasi di un work in progress, perciò chissà cosa verrà fuori anche lì?


giovedì 20 agosto 2015

...cantami o Diva

Cari lettori occasionali,
                                     stavolta non ho lasciato passare un abisso dall'ultimo post, e quello di oggi aiuta a capire come mai sono stato assente per così tanto tempo nei mesi trascorsi.
Contattato in primavera, quand'ero in piena attività cartapestaia al servizio della Signora della Bruna, un'altra "divina" ha chiesto il mio servigio per dar lustro ed onore alla sua dimora, ovvero, CASA DIVAhttp://www.casadiva.eu/
Nel post di oggi pertanto, voglio raccontarvi, nel limite del possibile, di questa esperienza documentando allo stesso tempo nel mondo della rete i miei progressi professionali.
Sono lieto di dire che è stato lavoro davvero interessante e stimolante poiché sono state esercitate buona parte delle mie competenze, dalla pittura decorativa al fumetto, dalla grafica alla cartapesta; e che mi ha permesso di collaborare con alcune delle eccellenze professionali e culturali della città.
Il lavoro si è diviso in due parti: la decorazione della stanza e la realizzazione delle brochure. Senza dilungarmi troppo in chiacchiere posto un estratto delle foto fatte durante la lavorazione. Ahimè le foto sono di qualità "smartphone" quindi non ottime, ma rendono l'idea del processo di realizzazione e del punto di partenza.











Per chi ha l'occhio allenato noterà che lo stile delle decorazioni è palesemente ispirato ai vecchi carri della Bruna, in particolare ad uno dei maestri storici, da cui ho "rubato" alcuni decori per rendergli giustizia, ma che per preservarne la privacy non posso nominare. Soprattutto noterete che le foto non mostrano il prodotto finito, poiché è espressa volontà del committente mantenere un giusto alone di mistero sugli ambienti. Ed il mistero è il migliore alleato della curiosità, quindi se siete curiosi: http://www.casadiva.eu/la-festa/

Nella seconda parte del lavoro ho messo da parte colori, colle, pennelli e doppio metro, per impugnare matite, penne, pennarelli, tavoletta grafica e Photoshop. Sin da subito si è prospettata l'idea di raccontare delle storie da inserire all'interno delle brochure istituzionali, quelle storie che caratterizzano le suggestioni che il soggiorno a CASA DIVA offre.  Eccovene una, la storia di... http://www.casadiva.eu/la-stanza-di-famiglia/. Un bianco e nero sobrio, al quale ho voluto accompagnare i retini grigi che tanto caratterizzano il fumetto del passato; trasformando così quella suggestione in una sorta di ricordo ufficiale dell'esperienza.






Questo è quanto.
Vi invito per l'ennesima volta a dare un occhiata al sito della struttura suddetta ed a progettare, anche se siete di Matera (perché no), di trascorrere una notte in una delle otto camere (non per forza quella che ho decorato io, eh...), vivere la storia che essa contiene e poi tornare alle vostre vite, ancora pervasi di quella suggestione, per poi scoprire leggendo la brochure "Con chi hai dormito" .
A presto

Da.B.

domenica 2 agosto 2015

storie di vacche e conflitti familiari

Salve a tutti.
Agosto mi regala un po' di tregua, per questo approfitto per postare qualcosa che volevo pubblicare già tempo fa.
Come da post precedente, quest'anno è stato consacrato per la seconda volta al Carro della Bruna, almeno una prima metà: da gennaio a luglio.
Mentre la seconda parte dell'anno è dedicata al fumetto, che resta sempre il mio primo amore, e che scorre vivo dentro di me. Proprio in queste settimane ho terminato delle strisce, ma di questo non posso ancora dir nulla... C'è però da segnalare questa storia.

" Il bastone d' o Rumit... " scritta e disegnata interamente da me.
L'ho fatta per partecipare ad un concorso indetto dal Comune di Bella (PZ).

In pratica verso fine settembre dello scorso anno, incontrando i mitici Lavieri, alla presentazione del volume di Pino Oliva presso il palazzo Lanfranchi, ho appreso dell'esistenza di questo concorso e mi ci sono cimentato.
Verso fine ottobre leggo il bando, una storia col tema della transumanza, argomento assolutamente a me alieno, perciò un po' di difficoltà l'ho avuta, ma a farmi gola era soprattutto il premio. Così con l'aiuto di una cara amica, mi sono dato da fare con ricerche e studi sull'argomento. Il problema per me era: come posso io, che non conosco l'argomento, raccontare a delle persone che invece sanno molto più di me cos'è la transumanza, una storia credibile?
Non era indicato un limite di tavole, perciò tra me e me mi ero detto: << adesso faccio una storiellina così "en passant", e faccio la mia porca figura...>>  La storiellina è diventata un racconto di 14 tavole, ed ho dovuto darmi un limite, altrimenti avrei sforato parecchio i tempi di consegna. Insomma, la cosa mi aveva appassionato parecchio, soprattutto mi aveva preso bene il conflitto generazionale. Così è venuta fuori una fiaba per adulti, più che per ragazzi, o quantomeno per giovani uomini in cerca di se stessi.
Non dico nulla perché magari qualcuno la storia che segue oltre a sbirciarla vuole anche leggerla. Perciò buon divertimento.














P.S. Vi è piaciuta? A quelli della giuria del concorso si, tanto che poi mi hanno premiato, ed addirittura uno di loro mi ha poi commissionato delle illustrazioni. Un bel risultato dato che è il primo lavoro importante da autore solista; una buona palestra per il prossimo progetto.
Alla prossima.

domenica 8 febbraio 2015

silente ma attivo

Salve lettori/visitatori,

          sono tornato e vi aggiorno su ciò che è accaduto dallo scorso anno ad oggi...


Nel mese di febbraio 2014 sono entrato nella staff di Andrea Sansone (vedi foto qui sopra), ed ho partecipato alla realizzazione del Carro Trionfale della festa dedicata alla Madonna della Bruna (edizione 2014, per l'appunto).
Ed è stata un'esperienza sconvolgente e totalizzante, portata avanti assieme a quella che è stata  l'ultima stagione da gelataio. Giornate trascorse tra colla e pistacchio, coni gelato e pennelli, carta e coppette. Poi dopo il 2 luglio, giornata vissuta in modo inedito per me, sono successe tante troppe cose...

Quello che conta è che il resto dell'estate e tutto l'autunno mi sono dedicato al restauro dei pezzi superstiti dello "strazzo" ed a commissioni. Ed ho appeso a pieno la tecnica della cartapesta.
...e poi?
Poi ho finito il fumetto di cui vi parlavo nell'ultimo post, quello per la cover band di Laterza. Lavoro che purtroppo resta nei drive del mio PC in attesa di andare alle stampe... Forse.
Sono stato a Lucca per il comics con l'editore Lavieri, come collaboratore preso il loro stand, respirando l'arie della fiera e gasandomi parecchio; tutta roba che chi mi segue su FACEBOOK  ha già visto.
Ho vinto anche un contest locale sul fumetto (prossimo post!).

Non sono rimasto fermo; anzi forse mi sono mosso un po' troppo, comunque sia sono attivo ma rimasto silente per troppo tempo. Ora ha un mio PC, una connessione stabile e decente, uno scanner nuovo e tante idee nella testa... ed il carro 2015 da fare, sempre con il gruppo di lavoro che ci ha visto insieme nello scorso anno.

Nel frattempo beccatevi questo disegno:

mi sembrava a tema.
Per i non materani che leggono il blog vi consiglio di dare un occhiata su you tube, ed al sito ufficiale della festa.
A presto
Da.B.

http://www.festadellabruna.it/
https://www.youtube.com/watch?v=gIhVO_QjfNI

lunedì 27 gennaio 2014

Le tre fasi del lavoro: fase uno, costruzione della pagina ed impostazione degli spazi, con particolare attenzione al volume delle nuvolette. Sono scarabocchi a cui spesso aggiungo delle foto come documentazione. Lo spazio delle vignette è definito quasi come nelle definitive, questione di millimetri. Lo reputo importante perché credo che il ritmo dipende tutto dalla scansione degli spazi, e poi dall'armonia dentro le vignette.
Dopo questa prima fase molto delicata e che mi ruba parecchio tempo, c'è la fase due. Stampo la pagina in dimensioni raddoppiate e con un piano luminoso artigianale disegno le matite su di un cartoncino liscio, da 220g circa. Sembra che ricalchi ma lo spessore del cartoncino non lo permette, e sarebbe stupido ricalcare pedissequamente gli scarabocchi. No, in questa fase: disegno, nel senso che reimposto gli spazi con la matita e con le squadrette costruisco le prospettive degli sfondi. Come noterete le nuvolette e le squadrature delle vignette sono realizzate con un pennarello celeste. Perché? Se dovessi sbagliare e cancellare non corro il rischio di eliminare le linee guida della composizione.

Ultima fase. Dopo la scansione, il lavoro è tutto gestito col Photoshop. Quindi livelli diversi per sfondi e piani del disegno, ripasso dettagliato ed accurato con la possibilità di zoommare sui dettagli, campiture in nero nette e definite ed "effetti speciali". E poi c'è la mia salvezza: "annulla". L'insicurezza cronica che mi caratterizza fa si che senza la possibilità di poter aggiustare o tornare indietro io rimanga paralizzato dalla paura di sbagliare; soprattutto se le matite sono venute bene come in questo caso.

Spero che il risultato finale vi piaccia. Mi piace parlarne perché spero sempre di essere d'aiuto o d'ispirazione per qualcuno così come sono d'ispirazione le interviste agli autori affermati.
Al prossimo post :)

giovedì 23 gennaio 2014

Trova la differenza



Inizio ad essere ossessionato dall'anatomia del viso e dai sottili e profondi risvolti del chiaroscuro, che le forme componenti il nostro "pannello di controllo" regalano ad ogni angolazione. Ci sto lavorando su anche in 3D, non con un softwear, ma con la plastilina... 

Per questa ragione tra una vignetta e l'altra vengono fuori di queste cose.
Altro fattore importante è l'impiego dei layer in percentuale di opacità differenti: Fantastico stratagemma per fondere o staccare piani e dimensioni; ci lavorerò su sperando di scoprire quanto più possibile.
Continua invece il lavoro a fumetti per la band laertina che mi ha ingaggiato per narrare le origini della loro ormai consolidata carriera di cover band di Biagio Antonacci. Le prossime due vignette, apparentemente uguali, sono la variante sul tema di un momento in sala prove.
Mi chiederete (una volta che il fumetto sarà terminato e potrete leggere queste vignette inserite nel loro contesto), perché hai ripetuto due volte lo stessa vignetta?
Le spiegazioni a quando la storia sarà pronta.
Nel frattempo: Trova le differenze.


Alla prossima.
Cià
Da.B.

sabato 18 gennaio 2014

T- KlàK (quando poco e quando...)


"Come i samurai a cui mi ispiro da sempre, sia nel look che nella condotta di vita, sono con la mano sulla katana.
Pronto a sguainare ed a colpire, possibilmente prima dell'avversario. E l'avversario non è una persona fisica, bensì una serie di eventi da affrontare..."

Così iniziava questo post, rimasto in sospeso per troppo tempo. Sembra passata una vita  ed invece sono trascorsi pressappoco due anni.

In due anni accade di tutto: cambiare lavoro, cambiare vita, cambiare in genere...
Questo post trovato tra le bozze non è più attuale, ma tornando a quel periodo (il glorioso 2012, che speravo si concludesse con una bella apocalisse zombie), ricordo che:
  •  preparai una mostra personale (vedi manifesto) presso una pizzeria/pub di Laterza, ricevendo tanti complimenti e dei contatti di lavoro interessanti;
  •  feci il giurato presso la manifestazione Levantecon, dove quell'anno ospitava una sezione fumetto, ed il mitico Yu Dentuto mi invitò a giudicare le storie dei ragazzi che parteciparono al concorso di fumetto/illustrazione.

Il disegno che da enfasi alla riflessione virgolettata, apertura del post, è estratto da "Rettitudine", storia pubblicata anche nel blog e realizzata a mano, mentre in questo periodo mi misuro anche con i mezzi digitali.
Digressione finita... A presto

Da.B.