lunedì 25 luglio 2011

Un'altra storia da concorso

Cari lettori,

                  dato che oggi ho avuto il piacere d'incontrare uno di voi, che mi ha simpaticamente chiesto: "A quando il prossimo post?", eccovi subito accontentati.
Quello che vi presento oggi è un lavoro vecchio, del 2009, fatto quando ancora non c'era Strane Nuvole, anzi ancor prima di tenere il mio primo corso di fumetto in Mediateca (sempre 2009), prima insomma di dare il via alla mia attività di divulgatore della cultura del fumetto, attraverso l'esperienza associativa già citata e che oggi si chiama Officine Ludike, ed ancor prima di prendere seriamente in considerazione una carriera da fumettista (haimè semi professionista, per ora).
Tale storia partecipò al concorso bandito dall'associazione Nuvoloso, a cui confesso di essermi ispirato quando fondai con Peppe SN, e che ogni anno mantiene viva la tradizione del fumetto, con un concorso di fama nazionale. Il tema di quall'anno era "I soliti mostri", ed io presentai il mio MONSTER EVOLUTION, un omaggio al mito cinematografico di Frankenstein con una sottile polemica politica e di costume. Avevo solo tre pagine a disposizione, e dovetti concentrarmi solo sul povero "2 bulloni", però l'idea iniziale era quella di mandare anche gli altri mostri classici in terapia... Forse in futuro...
Come potrete notare, nei disegni la vena pittorica si impone sul segno fumettistico, poi maturato ne "I la zit'...", ed anche la scansione ritmica della pagina risente di alcune incertezze. Siccome è una storia scritta e disegnata da solo, credo di essere stato in grado di accordare bene i due elementi, ma non ho avuto il riscontro dalla giuria (ho ricevuto il solo riconoscimento della publicazione sul catalogo), pertanto mi rimetto al vostro parere. Spero vi diverta.




Grazie per l'attenzione
Da.B.

sabato 23 luglio 2011

Nessuna fatica è davvero vana

Cari lettori,
                    è con gran piacere scoprire di avere dei lettori, e mi auguro solo di riuscire ad aumentarne il numero e raggiungere anche gente che non mi conosce direttamente.

Dopo questo mio auspicio passiamo a parlare di un argomento a me caro:
il fumetto de "...la zit' " (ed il resto vattelo a pesca, che non lo ricordo neanche io).
Circa un anno fa, di questo periodo, ero già piegato in due (proprio fisicamente data la postura tipica del disegnatore) per la realizzazione del fumetto suddetto. Detto lavoro realizzato in collaborazione con la compagnia teatrale "Sipario", è stato il mio vero esordio come disegnatore. Prima di dedicarmi al fumetto di tutta la compagnia però, per varare la collaborazione con Francesco Sciannarella (sceneggiatore), uno dei siparietti più illustri, avevamo realizzato "Uccidete il grillo parlante"; giunto primo alla 16° edizione del premio ENERGHEIA.
Un impegno non da poco, se pensiamo che si tratta di un il volume in tre capitoli, di circa 65 tavole, esclusi intermezzi e copertina (vedi immagine), e che ho curato, assieme al grafico anche nella fase di editing. Credo che, senza vanità, il prodotto finito risulta professionale,
ripagato, haimè non adeguatamente dal punto di vista economico, ma da diversi apprezzamenti, come quello dell'amica molfettese Angela Pansini.

La recensione di Angela Pansini

Una possibilità per testarmi, un occasione per scoprire nuove possibilità espressive, grazie all'impiego di una tecnica grafica diversa dal mio solito. Peccato che il progetto si sia fermato al solo contesto cittadino, e si sia affacciato ad un target di fruitori composto da menbri della estinta STRANE NUVOLE, ed agli estimatori della compagnia (spesso più interessati al DVD allegato che al fumetto).
Pertanto posso solo concludere affermando convinto che...
Nessuna fatica è davvero vana.
Da.B.

venerdì 15 luglio 2011

Una storia da terzo posto

Come ho in parte accennato su FB, la scorsa primavera, ho partecipato ad un concorso di fumetto, la "LISCAPAZ" con questa storia e mi sono, con immensa sorpresa, classificato terzo.

La storia si muove sulla tematica del principio di Rettitudine, da cui il titolo, e del senso o meglio del valore che ne acquista rispetto alla vita ed alla tradizione.
La dimensione storico/geografica volutamente indefinita, prende le mosse dalla mia passione per il Giappone antico, che per chi come me lo fruisce attraverso i fumetti, o meglio i manga, il cinema, l'animazione o attraverso la pratica delle arti marziali, diventa una dimensione mitologica.
Però, dato che nei giorni in cui la disegnavo, la cronaca ci ha sconvolto tutti mostrandoci gli effetti dello spaventoso terremoto, la cruda realtà è entrata come una lama di katana, nella fabula della storia. Lascio a voi giudicare con che risultato.



Grazie per l'attenzione al prossimo Post.
Danilo Filippo
Barbarinaldi
alias
Da.B.

mercoledì 13 luglio 2011

PROVE TECNICHE


Provo un po a vedere come il sistema gestisce le immagini...

P.S. Vi piace Bakuman?
...scrivetemi (adoro le mail lunghe)!

martedì 12 luglio 2011

"...un piccolo passo per l'uomo..."

Salve a tutti,
                      sono Danilo Filippo Barbarinaldi alias Da.B. e da oggi anch'io sono un blogger.

Che necessità c'era che se ne aggiungesse un altro?
La sottile vanità che scorre in tutti noi si palesa maggiormente negli individui dal dichiarato senso artistico, e per non tradire la mia natura, anzi per smettere d'ignorare il bisogno di esibire le mie abilità, ho scelto di attivare un blog, molto più discreto e molto meno caotico di FB.
Un passo gigantesco per me che ho sempre visto con diffidenza la rete ed i suoi meccanismi così vertiginosi. Sono una persona debole e cedo facilmente al vizio, nonostante mi prometto un cammino virtuoso, perciò c'è voluto del tempo prima mostrarmi sulla piazza Internet. Ho visto diversi amici che si eclissano dentro uno schermo, ed ho conosciuto gente che se l'è costruita davvero una "second life" in rete, perdendo di vista i meccanismi naturali di quella reale.
A questo si aggiunge la mia passione per la scrittura (tranquilli non ho intenzione di scrivere libri, ma solo grafic novel) ed un blog, che mi ricorda un diario, lo vedo come lo spazio giusto.
Il diario, attività per molti considerata infantile e che io ho scoperto abbastanza grandicello (intorno ai 20 anni) è lo spazio ideale per darsi spazio; quello che da un pò di tempo sento venire meno. Un diario è spesso un fatto privato, eppure per la stessa ragione di cui sopra, anche alcune mie riflessioni personali sono concepite con il segreto bisogno di mostrarsi ad un pubblico di acquiescenti (ma guarda che bel termine) lettori. Ovviamente della vita privata, ve ne privo volentieri; troppa gente in giro che tratta il proprio privato come una merce, e l'esibizionismo "artistico" è di tutt'altra natura, anche quando parla del privato.
Questo ed altro ve lo mostrerò col tempo, soprattutto vi mostrerò disegni e lavori che spero apprezziate e mi auguro commentiate con educata obiettività.

A presto
Da.B.